venerdì 9 novembre 2012

Sinistrismi 13: Ri(ri)pensamenti

Devo rivedere tutta la mia teoria sul mancinismo.
C'è una falla. 
Una pecca.
Uno squarcio.
Una spaccatura.
Un buco.
Grosso così.
L'ho scoperto per caso ieri sera, che poi non l'ho scoperto, è stato solo un ricordo rimosso e ritornato, un momento da madeleine proustiana. 
Una madelaine che sapeva di brianza, di boschi e parchi in autunno dove la classe media biscionesca del decennio scorso si poteva permettere di trascorrere le giornate ancora libera dal via cavo, dal satellitare e dal multitasking, mentre noi, ruvidi da una notte all'undicesimo piano di un palazzone del quartiere Niguarda, pigiati in sei in una Punto bianca, reduci da una serata al Leoncavallo con torte alla maria, esaltati dall'ultimo  concerto dei Fugazi in terra italica, approdavamo a casa di amico di amici, con classica villetta monofamiliare a piani sfalsati così moderna, tinte calde pastello, parquet legno chiaro, tavolino di cristallo, riviste di moda, carrello dei liquori e dalla sua finestra, mentre guardo un leggero tappeto verde alto meno di tre centimetri declina per poi risalire verso la cima, al centro del belvedere dirimpetto, una villa uguale, identica a quella dove sono. 
L'amico di amici ci dice Quella villa è la villa dei genitori di Marco Castoldi.
Morgan...
(courtesy of La Stampa)
Allora forse ho sbagliato tutto...

Anzi no, spiega tutto. 
Sono gli altri che sbagliano.
Cazzo!

Nessun commento:

Posta un commento

Le opinioni si riproducono per divisione, i pensieri per germinazione.
Karl Kraus