giovedì 4 ottobre 2012

Per Amore di Bacco: un reportage autunnale, con foto (prima parte)

Non ho scritto per due settimane, lo so, ma ci ho la scusa pronta: lavoravo. Ma lavoravo per bene, sodo, lavoravo dodici o tredici ore al giorno, consecutive, con pausa pranzo di mezz'ora.
Lavoravo così tanto che non leggevo più di quattro righe alla sera e poi crollavo, e chi mi conosce sa che è quasi incredibile tutto questo.
Ma lavoravo per un bene comune, per una gioia collettiva, per mandare avanti ancora per un altro anno il monumento alcolico della mia zona: IL LAMBRUSCO.
Un mese di addetto ai filtri presso la cantina Civ & Riunite di San Marino di Carpi.
Contratto a tempo determinato per una felicità illimitata.
Sarebbe lunghissimo e complicato rendervi edotti su tutti i svariati passaggi e le innumerevoli procedure che portano l'uva da sereno grappolo attaccato alla vite a vino in bottiglia (di alcuni ovviamente ne sono all'oscuro anche io), posso però tranquillamente assicurarvi che, come per il monumento alimentare della zona (AL PORC), dell'uva non si butta via niente, ma niente niente. Giuro.
Anzi. Si arriva a un punto della macerazione, pressione, drenazione, filtrazione che, per evitare che altri cerchino di produrre alcool da ciò che la cantina sta smaltendo, mi son trovato a spargere una polverina bianca corrosiva  in grado di azzerare la fermentazione della feccia.
Ma partiamo dai capisaldi, con ausilio visivo.
Appena apri la porta ed entri nello spogliatoio per cambiarti, in alto sul muro, dove solitamente vedi un muffito e tristo crocefisso, trovi questa immagine qui:

E ti dici, Beh, dai, cominciamo bene! poi abbassi lo sguardo e trovi l'altro spirto benaugurante:


Così, alle 7:58 di mattina, rinvigorito da un caffè bollente e rinfrancato dai Lari che proteggono la cantina, indossati gli scarponi antifortunistici, ti porti verso il tuo nuovo lavoro, che è davvero nuovo, nel senso che una cosa così, se come me fai parte del quartario avanzato (talmente avanzato da confondersi con l'orizzonte, come dissi una volta), quello che smanetta tutto il giorno davanti a un pc e deve essere pronto a rispondere contemporaneamente a varie istanze, dubbi e rotture di maroni sia extraschermo che intra, non l'hai mai fatta.
Qui si torna alla meccanica, alla chimica, alla pressione e alle reazioni chimiche, ai tubi, all'acciaio, alle fabbriche alla Tempi Moderni di Charlie Chaplin, alla tecnica che prende la materia grezza fornita dalla natura e la raffina fino a farne un succo civilizzato, elegante, limpido, che ci inebria e ci riporta verso un primordiale stato di natura. 
Come in un girotondo. 
(fine prima parte)

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Karl Kraus